La paura che ci blocca
La paura scaturisce dall’energia dell’acqua e può bloccare il nostro Qi (cos'è il Qi), proprio come fa il freddo ghiacciando l’acqua.
È legata ai meridiani del rene e della vescica che percorrono le gambe, la schiena e il collo, ecco perché quella sensazione di freddo che sentiamo “colare” dalle spalle, o le gambe “molli” che ci fanno sentire instabili, incapaci di andare avanti.
L’energia dell’acqua viene rappresentata nel Qi Gong dal cervo, animale schivo e misterioso che spesso si nasconde nel fitto del bosco, ma che a volte rimane fermo, bloccato in mezzo alla strada dai fari di una macchina che arriva all’improvviso.
La paura è un’emozione che fa parte di noi e non dobbiamo né combatterla né provare vergogna nel percepirla. Dobbiamo accettarla, accoglierla e ascoltarla.
Forse ci può aiutare immaginare la paura come un cervo che vive dentro di noi, un dolce animale spaventato che dobbiamo consolare e cercare di calmare, del quale dobbiamo prenderci cura.
Fare un passo indietro e non identificarci con la paura.
Evitare di pensare “ho paura, sono bloccato”, ma dire: “il mio cervo è spaventato, solo io posso aiutarlo”.
Noi non siamo la paura.
Il fuoco di una risata può aiutare e anche la solida mente razionale dell'elemento terra.
Ci sono esercizi di Qi Gong che possono riequilibrare il nostro elemento acqua, come: “immergersi nell’acqua piegandosi in avanti” o “guardare a destra e a sinistra sulle sponde del lago”. Anche battere i piedi per terra (premendo la parte anteriore del piede, non il tallone) o battere i pugni sulle clavicole, come un gorilla ;)
La paura svanisce quando la accogliamo: ciò che realmente siamo non è mai in pericolo. E che tutto ciò che la vita terrena mette sul nostro cammino serve alla nostra crescita: saremo sempre in grado di affrontarlo.
Respiriamo e affidiamoci.
Per saperne di più date un'occhiata al libro "Qi siamo, 5 passi nella medicina cinese"