L'elemento ACQUA

31.12.2023 14:50

Nasce dal metallo e dà vita al legno, viene controllata dalla terra e controlla a sua volta il fuoco. Queste sono le relazioni che permettono di mantenere questo tipo di energia in equilibrio.

L’acqua è l’elemento Yin in assoluto, è rappresentata simbolicamente dal cervo, animale schivo e velato di un alone di mistero, tipico delle energie dell’inverno.

L’elemento acqua è caratterizzato dal silenzio, dal riposo, dalla non-forma. Ingloba ogni cosa dentro di sé riunendola al tutto, al grande Tao. Ci conduce al di là del mondo reale, verso una realtà sconosciuta che spesso può far paura: emozione associata all’acqua e alla morte, a tutto ciò che non conosciamo.

Infatti questo elemento rappresenta la fine di un ciclo, ma anche la rinascita verso una nuova vita, proprio come l’inverno che custodisce la natura addormentata finché non si risveglierà in primavera per un nuovo ciclo.

Secondo la filosofia cinese la morte non può essere la fine di tutto, proprio perché sarebbe contro natura, poi sta a noi far combaciare questo concetto con le nostre credenze ed associare alla rinascita la reincarnazione, o la vita spirituale sotto una diversa forma, ma una cosa è certa: il ciclo degli elementi non si può interrompere, tutto si trasforma e continua a mutare.

Il cervo si nasconde nel fitto del bosco, denso di mistero e ci conduce verso la realtà spirituale, verso il mondo della luce, là dove l’artista che alberga in ognuno di noi trova la propria connessione per attingere a una nuova ispirazione. Immergendoci nell’acqua possiamo purificarci e lasciare andare “lo sporco” che non fa parte di noi.

Gli organi legati all’elemento acqua sono il rene e la vescica, governati da due meridiani che partono dai piedi (dal centro della pianta fino alla clavicola per il rene e dal mignolino fino all’angolo interno dell’occhio per la vescica – è il meridiano più lungo!) lavorando su queste linee con massaggi, esercizi di stretching, agopuntura, tapping, terapie vibrazionali… e qualsiasi altra tecnica, aiutiamo il Qi a scorrere liberamente migliorando la funzionalità fisiologica.

Per avere un’energia dell’acqua ben equilibrata possiamo eseguire determinati esercizi di Qigong, come “guardare dietro” o “il pilastro di giada batte tre volte”, e forme di Taijiquan, come “agitare le mani nelle nuvole” o “respingere la scimmia” che vanno a stimolare questi meridiani, ma soprattutto possiamo respirare guidando consapevolmente il nostro Qi, che viene naturalmente accumulato nel dan tian (due dita sotto l’ombelico), lungo i meridiani e concentraci sul silenzio, sulla non-forma, senza preoccuparci troppo di quella che crediamo essere la “vera realtà” ma che, dal punto di vista della nostra anima immortale, è soltanto un’illusione impermanente.

Ecco la tabella riassuntiva con alcune corrispondenze: