L'elemento METALLO

10.11.2023 09:06

  

L'elemento METALLO nasce dalla terra e dà vita all’acqua, viene controllato dal fuoco e controlla a sua volta il legno. Queste sono le relazioni che permettono di mantenere questo tipo di energia in equilibrio.

Il metallo è rappresentato simbolicamente dalla gru, animale solitario e malinconico che ben si adatta alle energie dell’autunno. Viene associato anche all'età della maturità avanzata (circa dai 50 ai 70 anni),  in cui ogni scelta diventa più selettiva, disincantata, guidata dalle esperienze vissute. 

La caratteristica principale di questo elemento è l’essenzialità. Il metallo taglia via tutti i fronzoli e ciò che non è indispensabile, ma dobbiamo stare attenti a non esagerare. I cinesi dicono: “il troppo stretto diventa triste”. Infatti l’emozione della tristezza è tipica dell’autunno, una stagione malinconica nella quale cadono le foglie (che non servono più) e in cui si ha la tendenza a guardarsi dentro, proprio come la gru, che se ne sta lì, in mezzo allo stagno, in piedi su una zampa (perché ne basta una…) e si specchia nelle acque, mentre si liscia le penne.

Gli organi legati all’elemento metallo sono il polmone e l’intestino crasso (entrambi dediti a selezionare ciò che è prezioso tra molte sostanze, proprio come se estraessero l'oro dalla terra); sono governati da due meridiani che partono dalle punte delle dita (pollice per il polmone e indice per l’intestino, sarà un caso che inizino con le stesse lettere?…) lavorando su queste linee con massaggi, esercizi di stretching, agopuntura, tapping, terapie vibrazionali… e qualsiasi altra tecnica, aiutiamo il Qi a scorrere liberamente migliorando la funzionalità fisiologica.

Per avere un’energia del metallo ben equilibrata possiamo eseguire determinati esercizi di Qigong e di Taijiquan che vanno a stimolare questi meridiani, ma soprattutto possiamo respirare guidando il nostro Qi, che viene naturalmente accumulato nel dan tian (due dita sotto l’ombelico), lungo i meridiani e concentraci sul “qui e ora” senza pensare al passato, o a problemi che sono al di là del nostro controllo, senza temere il futuro.

Ecco uno schema riassuntivo delle corrispondenze: